In questo periodo di limitazioni agli spostamenti dovute all’emergenza coronavirus, non sono infrequenti i controlli della Polizia Locale dei Castelli anche sul trasporto merci.
È proprio durante uno di questi controlli, avvenuto in via Europa a Montecchio Maggiore, che gli agenti hanno fermato un autocarro il cui foglio di registrazione del cronotachigrafo, pur essendo il mezzo in marcia, risultava in pausa.
Ulteriori accertamenti da parte degli agenti hanno inoltre appurato che la distanza percorsa dal mezzo registrata dal cronotachigrafo non corrispondeva con quella dichiarata dal conducente, un cittadino rumeno dipendente di una ditta italiana.
È così scattata l’ispezione del mezzo, che ha portato alla scoperta di un interruttore in grado di alterare il cronotachigrafo analogico per quel che riguardava i tempi di guida, riposo e sosta.
Dalla successiva e più approfondita verifica presso un’officina autorizzata dalla Motorizzazione Civile e Trasporti in Concessione, è emerso che nel veicolo era stato realizzato un impianto suppletivo che aveva la funzione di bloccare in modo fraudolento tutte le attività di registrazione, allo scopo di evitare sanzioni e continuare a guidare in modo abusivo: dall’interruttore “anomalo” partivano infatti alcuni fili collegati al cronotachigrafo analogico e successivamente al sensore di movimento.
Considerata l’effettiva violazione alle norme sulla circolazione stradale, gli agenti hanno sequestrato tutto l’impianto “abusivo”. Al conducente è stata comminata una sanzione di 1700 euro, cui si sommano la sospensione della patente con la decurtazione di 10 punti. La Polizia Locale ha inoltre segnalato la ditta all’autorità giudiziaria per l’eventuale avvio di un procedimento penale, obbligandola al ripristino della funzionalità del cronotachigrafo come previsto dalla normativa europea vigente.