In queste settimane di emergenza coronavirus, il Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” è chiuso come tutti i musei e tutti i luoghi di cultura.
Ma la cultura ci può fare compagnia anche da lontano e così il museo castellano mantiene il contatto con gli utenti attraverso i social in cui è presente (Facebook all’indirizzo http://www.facebook.com/museozannato e Instagram all’indirizzo http://www.instagram.com/museozannato), presentando contenuti, le storie e la vita del museo e del territorio del Sistema Museale Agno Chiampo grazie alla sinergia tra il proprio staff, gli operatori didattici di Biosphaera e l’Associazione Amici del Museo Zannato.
Qualche esempio? La notizia che quest’anno esce il numero 26 della rivista “Studi e Ricerche”, che sarà presentato ad emergenza finita. Intanto però, si possono leggere gli ultimi due numeri della rivista, che sono interamente scaricabili nella pagina delle pubblicazioni nel sito del Museo (https://www.museozannato.it/it/museo/pubblicazioni.php). Nata come rivista dell’Associazione “Amici del Museo Zannato” nel 1994, Studi e Ricerche è pubblicata dal 1998 congiuntamente dal Museo e dall’Associazione e accoglie contributi di natura mineralogica, paleontologica, faunistica, floristica ed archeologica riguardanti il Veneto ed in particolare il Vicentino.
Sui social è poi possibile visionare la riproduzione in scala ridotta della “casa del vasaio” di Montebello Vicentino, esposta al museo: un modo virtuale, ma non per questo meno affascinante, di illustrare una casa-laboratorio dell’Età del Ferro e di raccontare le vicende del modellino, dalla sua ideazione e costruzione agli inizi degli anni Duemila all’esposizione nella prestigiosa mostra Venetkens tenutasi a Padova del 2013.
Si parla anche di Longobardi, riproponendo le immagini della rievocazione storica ospitata con successo nel giardino del Museo nel 2017. Questa primavera il Museo avrebbe avuto in programma di proporre a Sovizzo, Comune del Sistema Museale Agno-Chiampo, la medesima rievocazione a cura dell’Associazione Helvargar, in quanto proprio da Sovizzo provengono splendidi corredi funebri longobardi, scoperti agli inizi del Novecento da Giovanni Curti ed esposti al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza. L’emergenza coronavirus ha costretto a rimandare l’evento, che sarà riproposto nei prossimi mesi.
E poi ci sono i post di approfondimento sui reperti ospitati al museo, le curiosità sul territorio vicentino illustrate da Giovanni Meneguzzo (protagonista del volume per ragazzi “La natura racconta” edito dal Museo Zannato), la storia del museo e le sue attività didattiche, divertenti quiz per tutti, lezioni online per tutti di paleontologia e la divertente sfida #NomiCoseNeiMusei lanciata dal Museo Poldi Pezzoli.
Ovviamente, in attesa della riapertura, il “social Museo” non si ferma qui: anche nelle prossime settimane il personale del museo, gli operatori didattici di Biosphaera e l’Associazione Amici del Museo Zannato continueranno ad arricchire la pagina Facebook e il profilo Instagram con nuovi contenuti e nuove foto, perché… #laCulturaCura.
“È importante mantenere un filo diretto che, nonostante il coronavirus, continui a portare la cultura del nostro museo nelle case dei cittadini – afferma l’assessore alla cultura Claudio Meggiolaro -. La speranza è ovviamente di riaprire al più presto anche fisicamente il museo, che è veramente uno scrigno di tesori da scoprire e valorizzare sempre di più. Un ringraziamento particolare alla conservatrice Annachiara Bruttomesso e alla conservatrice naturalista Viviana Frisone per il loro costante lavoro di divulgazione”.
“Un plauso a chi, nonostante la chiusura, continua ad impegnarsi per il Museo Zannato – aggiunge il sindaco Gianfranco Trapula -, perché sta facendo un grande ed importante servizio per la nostra comunità”.