Il 2 marzo alle 20,30 il Teatro Sant’Antonio ospita lo spettacolo “Uomini che amano le donne”.
Gianluigi Cavaliere, solo in scena, canta la donna come fonte di ogni categoria d’amore, dall’amore verso la grande madre, all’amore folle, passione che domina e sovrasta ogni altro desiderio, all’amore sentimentale ovvero quella capacità di trasporre l’amore fisico in pura poesia, categoria tanto nota alle inquietudini romantiche come alla letteratura francese da cui le canzoni di questo récital sono tratte o traggono ispirazione.
Venerdì 2 marzo in prima serata l’Assessore alle Pari Opportunità di Montecchio Maggiore Maria Paola Stocchero, presenterà al Teatro Sant’Antonio Uomini che amano le donne ovvero come l’immaginario maschile ha testimoniato attraverso musica e parolail senso dell’amore verso le donne che ispirano, a cantautori e poeti, le migliori pagine della loro vita e sono il fine ultimo di ogni loro percorso e desiderio.
Un grande regista francese del ‘900, François Truffaut, dedica nel 1977 un film alla sua visione dell’eterno femminino “L’uomo che amava le donne”.
Da qui prende spunto questo récital che vuole essere un omaggio alla donna nella sua essenza misteriosa, magica, inaccessibile.
“Niente è più bello da guardare di una donna con il vestito o la gonna ondeggianti al ritmo dei passi. La verità è che loro vogliono ciò che voglio io: l’amore, quello fisico e quello sentimentale”.
Così dice Bertrand il protagonista del film di Truffaut, ed è ispirata a lui, eterno bambino in cerca d’amore, una delle canzoni che Cavaliere dedicherà alle gambe delle donne “compassi che misurano il globo terrestre dandogli il suo equilibrio e la sua armonia”.
Truffaut, Ferré, Brel, ma anche Modugno,Tenco, Paoli, Vanoni insomma i cavalli di battaglia della grande canzone del secolo breve, sfileranno sulla scena intrecciando una lunga storia d’amore.
Nessuno spazio alla superficialità, all’indelicatezza, al machismo, un costante equilibrio invece tra la libertà dell’uno e dall’altra nell’inseguire sogni e desideri mantenendo le proprie contraddizioni e le proprie fragilità, perché entrambi, uomini e donne sono deboli, eterni indecisi, creature sensuali e melanconicamente bellissime.E tanto più lo sono se liberi da convenzioni sociali e da facili categorie di giudizio.
La forza delle donne non sta nel mobilitare la guerra, ma nel suscitare, attraverso il fascinoel’ironia, un X Factor che non è mai tramontato ovvero il gusto romantico dei grandi sentimenti, senza nostalgia né disincanto, ma come parte della nostra storia.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti. Per tutte lesignore che parteciperanno allo spettacolo una riduzione sugli spettacoli del 7 e del 20 marzo.
Info: pari.opportunita@comune.montecchio-maggiore.vi.it – 0444 490934 – FbMontecchiomaggiore eventi