Venerdì 27 ottobre alle 20,30 la Sala Civica Corte delle Filande ospita l’incontro pubblico “Scienza e archeologia: cosa possono dirci oggi le indagini scientifiche applicate ai reperti in metallo?”, evento organizzato dal Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” – Sistema Museale Agno-Chiampo nell’ambito del ciclo “Incontri tra natura e storia”.
Fin di suoi primi usi il metallo è stato un materiale di grande pregio: sapere come estrarlo dai minerali, come lavorarlo e come produrre oggetti era conoscenza di pochi, tramandata quasi sempre in modo orale ed empirico, e i pochi scritti sull’argomento sono spesso criptici e non del tutto capiti. L’uso dei moderni metodi di indagine scientifica, gli stessi spesso applicati nelle indagini forensi, può dare nuove ed importanti informazioni. È possibile dalle analisi risalire alla provenienza del metallo, alle modalità dei processi di estrazione, alla produzione e lavorazione degli oggetti finiti.
Nel corso della serata verranno illustrate alcune di queste metodologie di indagine con casi di studio su oggetti di varie epoche e saranno presentati in anteprima i risultati dell’indagine sul bronzetto di Mercurio proveniente da Trissino e recentemente consegnato al Museo condotta dalla relatrice dell’incontro dott.ssa Ivana Angelini, una scienziata che si occupa di archeologia sottoponendo i reperti ad analisi scientifiche, dalle più semplici analisi al microscopio a quelle più complesse ad esempio con l’utilizzo del SEM (microscopio elettronico a scasione).
La dottoressa Angelini vanta collaborazioni internazionali che la portano ad analizzare reperti archeologici in giro per il mondo: Africa, Pakistan, Israele sono le mete che ha toccato soltanto durante la scorsa estate.